Il 9 maggio è una data importante in tutta Europa si celebra la “Festa dell’Europa” in ricordo della proposta che l’allora Ministro degli Esteri francese, Robert Schuman, presentò a Parigi il 9 maggio 1950 per la creazione di un nucleo economico europeo. Una data importante che coincide anche con il giorno che segna anche la fine della Seconda Guerra Mondiale. Da vari anni in Italia si celebra in sinergia con le celebrazioni per l’Anno europeo del patrimonio culturale e in concomitanza con i 30 anni della politica di Coesione da parte della Regione, Autorità di Gestione del POR FESR Sardegna 2014-2020, Assessorato della pubblica istruzione, e con numerose iniziative fra le quali il progetto di cittadinanza attiva e di politiche di coesione sociali ASOC.
Dopo presentazioni, vari interventi sull’Europa e le sue funzioni con un excursus sui finanziamenti in situazione di emergenza parlano i responsabili degli uffici europei decentrati da Roma e regionali da Cagliari sempre a distanza.
Ecco il momento delle 7 classi della regione Sardegna che quest’anno si sono cimentate nel progetto ASOC.
Ricordo che ASOC è un progetto finalizzato a promuovere principi di cittadinanza attiva e consapevole del proprio territorio e del ruolo dell’intervento pubblico, anche con l’impiego di tecnologie di informazione e comunicazione.
La partecipazione al progetto ASOC è aperta alle secondarie superiori italiane e da quest’anno anche straniere- Le classi partecipanti concorrono ad un viaggio premio di due giorni a Bruxelles presso le istituzioni europee, finanziato dalla Rappresentanza in Italia della Commissione Europea.
Il progetto “A Scuola di Open Coesione” impegna le classi nel corso dell’anno scolastico in un percorso didattico guidato dal docente referente e articolato in 4 tappe fra lezioni in classe “visite di monitoraggio civico” sul luogo di realizzazione del progetto scelto, eventi di disseminazione dei risultati, confronti con le istituzioni e coinvolgimento della comunità locale. L’obiettivo è approfondire le caratteristiche socio-economiche, ambientali e/o culturali del proprio territorio verificando come le politiche stesse intervengono per migliorare il contesto locale, contribuendo a formare gli studenti con competenze digitali affinché diventino cittadini consapevoli e attivi nella partecipazione alla vita pubblica del proprio territorio.
Un percorso molto complesso che mette a dura prova alunni e docenti in tempi di didattica normale. Figuriamoci in tempo di emergenza
Diremo impossibile da attuare e completare in tempi di emergenza come quello che stiamo vivendo attualmente?
Saltati tutti gli incontri nel territorio, le conferenze organizzate come fare per l’incontro di presentazione dei lavori studiati? Difficile … molto difficile.
Invece ecco gli alunni dei vari Istituti, bravi e professionali che nonostante le difficoltà hanno presentato e commentato i loro lavori con video ed immagini. Hanno soprattutto dimostrato che anche con difficoltà, è possibile continuare a lavorare, mantenere i gruppi creati e organizzare il lavoro per partecipare a questo importante evento.
Gli alunni ci stupiscono, si adattano ad ogni cambiamento.